mercoledì 26 febbraio 2014

"REQUIEM d-mollKV626" 2012

- Requiem d-mollKV626 -

di Wolfgang Amadeus Mozart



Giugno 2012     

* Academic Glinka Capella di San Pietroburgo  Russia

* Basilica di Santa Maria Assunta Cividale del Friuli (UD)

Novembre 2012 

* Duomo di San Marco Pordenone

Dicembre 2012 

* Cappella della B.V. di Lourdes di Paularo (UD)

* Basilica Beata Vergine delle Grazie - Udine


Interpreti:

Soprano: SCILLA CRISTIANO
Mezzosoprano: M. Magoga
Tenore: A. Cortello/C. Zinutti
Basso: A. Nossikoff/L. Gallo

Orchestra State Capella Simphony Hall (San Pietroburgo)
Coro: "Primo Coro Russo San Pietroburgo"

Coro "Egidio Fant"
Orchestra "Amadeus" del Friuli Venezia Giulia

Direzione M°
F. Turissini


 






















La Messa di Requiem in Re minore K 626 è l'ultima composizione di Wolfgang Amadeus Mozart. Rimasta incompiuta per la morte dell'autore, avvenuta il 5 dicembre 1791, fu completata successivamente da Franz Xaver Süssmayr.






sabato 22 febbraio 2014

"GALA' VERDIANO" 2013

- Galà Verdiano -


Settembre 2012 Silandro (BZ)

Settembre 2012 Galliate (NO)


Interpreti:
Soprano SCILLA CRISTIANO
Tenore: P. Bartolucci
Tenore: A. Caputo
Baritono: M. Leoni

ORCHESTRA FILARMONIA VENETA
Direttore: Francesco Ommassini
 

Silandro: Francesco Ommassini, che ha già condotto a Silandro nel 2011 l'Opera "Rigoletto", viene questa volta a celebrare il 15° anniversario della Kultur Haus dirigendo l'Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, in un concerto di melodie riprese da opere di Rossini, Donizetti, Mascagni e Verdi. I Solisti di questo spettacolo sono il Soprano Scilla Cristiano e il Tenore Paolo Bartolucci.

Galliate: Una serata speciale dedicata alle opere di Giuseppe Verdi, del quale quest'anno (2013) ricorre il 200° anniversario della nascita, organizzata dall’associazione “Amici della musica” di Galliate in collaborazione con il Comune di Galliate. L'Appuntamento ha avuto luogo nel quadriportico del castello sforzesco di Galliate. I solisti che si sono alternati sul palcoscenico sono il soprano Scilla Cristiano, il tenore Aldo Caputo e il Baritono Maurizio Leoni accompagnati dall' Orchestra Filarmonia Veneta diretta dal M° Francesco Ommassini.













venerdì 21 febbraio 2014

"CONCERTO TEATRO 1763 VILLA ALDROVANDI MAZZACORATI" 2013

- Concerto Teatro 1763 Villa Aldrovandi Mazzacorati -

Teatro 1763 Villa Aldrovandi Mazzacurati - BOLOGNA


Novembre 2013


Soprano: SCILLA CRISTIANO
Violino: A. De Meis
Pianoforte: M° R. Rossetto
Presenta: Francesco MATTEUZZI

Organizzatore: Alessandro Busi Teatroperando


 

Alessandro Busi organizza nel teatro interno alla villa settecentesca "VILLA MAZZACORATI" un concerto per il 250° anniversario del meraviglioso Teatro barocco.




"CONCERTO LIRICO" 2012

- Concerto Lirico -

-Piazzale Re Astolfo - Carpi (MO)

Agosto 2012


Soprano: SCILLA CRISTIANO
Soprano: D. Masiero
Soprano: M. Briganti
Soprano: S. Daolio
Baritono: G. Altomare
Baritono: R. Servile
Tenore: C. Cremonini
Tenore: G. Munaò
Tenore: C. Gollini
Basso: F. E. D'Artegna
Basso: A. Busi
Basso: R. Ferrari
Violino: A. De Meis
Pianoforte: M° R. Rossetto
Pianoforte: P. Andreoli

Organizzatore: Gianni Perin



L'Associazione Culturale Giuseppe Verdi di Carpi, in collaborazione con il Comune Di Carpi ha allestito un concerto lirico nel Piazzale Re Astolfo, il ricavato è stato interamente devoluto per la ricostruzione delle Scuole di Carpi danneggiate dal sisma del maggio 2012.

"RIGOLETTO" 2009 2010


- Rigoletto -


Rigoletto è un'opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, tratta dal dramma di Victor Hugo Le Roi s'amuse ("Il re si diverte").

La prima ebbe luogo, con successo, l'11 marzo 1851 al Teatro La Fenice di Venezia.


-*Teatro Nuovo - Salsomaggiore Terme (Pr)

-**Teatro Salieri - Legnago (Vr)

-**Teatro Cantero - Chiavari (Ge)

- ***Teatro Kulturhaus Karl Schönherr - Silandro (BZ)

Novembre Dicembre 2009 - Gennaio 2010


Rigoletto: *Giuseppe Altomare/** Roberto Servile /*** Andrea Zese
Gilda: SCILLA CRISTIANO
Duca di Mantova: Saverio Fiore/ *** Gino Nitta
Il Conte di Monterone: Eugenio Leggiadri-Gallani
Maddalena: Claudia Marchi
Sparafucile: Dante Muro / ***Abramo Rosalen
Giovanna/ Contessa di Ceprano: Elisa Fortunati
Marullo: Fabrizio Da Ros
Borsa Matteo: Gabriele Colombari
Il Conte di Ceprano: Paolo Bergo

Coro: Dimensione Lirica
Direttore del coro: A. Marino
Orchestra: Filarmonici Veneti
Direttore: Francesco Ommassini
Regia: Paolo Panizza


Atto I - Al Palazzo Ducale di Mantova, durante una festa, il Duca discorre con il fido Borsa su una fanciulla (Gilda -Scilla Cristiano) che egli vede sempre all'uscita della chiesa (Della mia bella incognita borghese). Borsa lo distrae mostrandogli le beltà delle dame presenti. Dopo aver dichiarato il suo spirito libertino in una canzone (Questa o quella per me pari sono), il Duca corteggia la Contessa di Ceprano, provocando la rabbia del marito, che viene schernito da Rigoletto, il buffone di corte. Intanto, in disparte, il cortigiano Marullo racconta ai suoi amici che Rigoletto, sebbene gobbo e deforme, avrebbe un'amante. In realtà la giovane, creduta erroneamente sua amante, non è altro che la figlia Gilda.
 Palazzo Ducale di Mantova.
Improvvisamente appare il Conte di Monterone, vecchio nemico del Duca, che lo accusa pubblicamente di avergli sedotto la figlia. Rigoletto lo irride (Voi congiuraste contro noi, signore) e Monterone maledice lui e il Duca. Il Duca ordina di arrestare il Conte, mentre Rigoletto, spaventato per le parole di Monterone, fugge.
Mentre è sulla strada di casa il buffone viene avvicinato da Sparafucile, un sicario prezzolato, che gli offre i suoi servigi. Rigoletto lo allontana. Quindi, giunto sulla soglia di casa, ripensa alla sua vita infelice da buffone e alla maledizione di Monterone, che lo ha profondamente turbato (Quel vecchio maledivami).
Tornato a casa, riabbraccia Gilda e raccomanda alla cameriera Giovanna di vegliare su di lei (Veglia, o donna, questo fiore); ma il Duca si è già introdotto nella casa e osserva di nascosto la scena. Poco dopo Rigoletto se ne va e Gilda viene avvicinata dal Duca, che le dichiara il suo amore, spacciandosi per uno studente povero, Gualtier Maldè. Andatosene anche il Duca, Gilda canta il suo amore per lui (Gualtier Maldé... Caro nome...).
Nelle vicinanze, Marullo sta organizzando con un gruppo di cortigiani il rapimento di quella che crede essere l'amante di Rigoletto (Zitti, zitti, moviamo a vendetta) e si fa aiutare dallo stesso inconsapevole buffone che, bendato, gli tiene ferma la scala d'accesso alla terrazza. Solo quando tutti sono partiti, egli capisce la verità.


Atto II - All'oscuro di tutto, il Duca di Mantova, tornato a cercare Gilda, si dispera per il suo rapimento. Quando i cortigiani lo informano di aver rapito l'amante di Rigoletto, egli comprende cosa è successo e si fa portare Gilda in camera (Possente amor mi chiama).
Entra Rigoletto che, fingendo indifferenza (La rà, la rà), cerca la figlia, deriso dal crocchio di cortigiani. Quando capisce che Gilda si trova nella camera del Duca, sfoga la sua ira imprecando contro i nobili, che però gli impediscono di raggiungere la stanza (Cortigiani, vil razza dannata). Esce Gilda e finalmente rivela al padre come ha conosciuto il giovane di cui ignorava la vera identità (Tutte le feste al tempio). Per vendicare la figlia disonorata, Rigoletto medita una terribile vendetta.
Passa frattanto Monterone, che sta per essere condotto al supplizio. Il vecchio nobile si ferma e osserva il Duca ritratto in un quadro, constatando amaramente che la sua maledizione è stata vana. Quindi esce. Udite le sue parole, Rigoletto replica che la vendetta invece arriverà (Sì, vendetta, tremenda vendetta!). Egli ha già deciso di rivolgersi al sicario Sparafucile per chiedergli di uccidere il duca


Atto III - Rigoletto ha deciso di far toccare con mano alla figlia chi sia veramente l'uomo che ella continua, nonostante tutto, ad amare. La conduce perciò alla locanda di Sparafucile, nella periferia di Mantova, dove si trova il Duca, adescato dalla sorella del sicario, Maddalena. Gilda ha così modo di vedere di nascosto il Duca, mentre questi canta la scarsissima  considerazione che nutre verso le donne e verso chi si innamora di loro .
Mentre all'esterno si avvicina un temporale, il Duca amoreggia con Maddalena (Bella figlia dell'amore), quindi va a riposare al piano superiore. Rigoletto dà ordine alla figlia di tornare a casa e di partire immediatamente alla volta di Verona, travestita da uomo per la sua incolumità; dopo aver preso accordi con Sparafucile, si allontana anch'egli dalla locanda. Ma Gilda, già in abiti maschili, torna presso la locanda e ascolta il drammatico dialogo che vi si svolge. Maddalena infatti, invaghitasi anch'essa del Duca, supplica il fratello affinché lo risparmi e uccida al suo posto il mandante del delitto, Rigoletto, non appena giungerà con il denaro. Sparafucile non ne vuole sapere, ma alla fine accetta un compromesso: aspetterà la mezzanotte (Se pria che abbia il mezzo la notte toccato) e ucciderà il primo uomo che entrerà nell'osteria. Gilda decide immediatamente di sacrificarsi per il Duca: fingendosi un mendicante, ella bussa alla porta della locanda e viene pugnalata a sangue freddo dal sicario.
Sparafucile consegna il corpo in un sacco a Rigoletto, che è soddisfatto di aver portato a compimento la vendetta. Tuttavia, quando ode in lontananza la voce del Duca che canticchia La donna è mobile, sconvolto e raggelato, si chiede di chi sia allora il corpo nel sacco. Lo apre e vede Gilda in fin di vita, che in un ultimo anelito chiede perdono al padre e muore tra le sue braccia. Rigoletto, disperato, si rende conto che la maledizione del vecchio Monterone si è avverata (Ah la maledizione!).

  
* A vestire i panni del protagonista sul palcoscenico del Teatro Cantero di Chiavari, accanto a Scilla Cristiano, che nel ruolo di Gilda ha ottenuto un vero e proprio trionfo personale alla prima al Teatro Nuovo di Salsomaggiore Terme.

“La vera stella della serata è Scilla Cristiano, soprano emergente nel panorama lirico nazionale. Di scuola belcantista, mostra pienezza di suono e rotondità nella voce, fino a sfoggiare una buona tecnica nei virtuosismi di “Caro nome”. La linea di canto è sempre omogenea, delicata in “Tutte le feste al tempio”, spezzata dal pianto in “V’ho ingannato, colpevole fui” e la sala esplode in un’ovazione al suo ingresso, durante i saluti finali al termine dell’opera.”(William Fratti – Liricamente.it, Gennaio 2010)

 “Nel Rigoletto al Nuovo di Salsomaggiore spicca la prova della Cristiano: la rivelazione è Scilla – Gilda. Questa parte non solo le appartiene ma è stata innalzata a un’ intensità interpretativa di non comune riscontro in dive di gran nome. Questa ragazza dalla voce antica, che qui significa piena, leggera, luminosa, è stata il perno assoluto di questo Rigoletto.” (Elena Formica – Gazzetta di Parma, Dicembre 2009)

“Molto positiva la prestazione di Scilla Cristiano, a cui il personaggio di Gilda calza a pennello. Il colore rimane sempre omogeneo, la linea di canto è naturale e senza forzature anche nelle note acute che concludono “Caro nome”, la recitazione non è mai affettata.” (Patrizia Monteverdi – Operaclick, Dicembre 2009)

“Ottima la prova di Scilla Cristiano, soprano lirico - leggero bolognese, che si è posta quale asso portante dello spettacolo. Dotata di un canto luminoso e dal colore lunare nei pianissimi, ha vestito la parte di Gilda con maestria e professionalità.” (Luisa De Salvo - L'Opera, Febbraio 2010) 

"Ben delineato il ruolo di Gilda affidato a Scilla Cristiano. Il soprano ha cantato con grande naturalezza e senza mai forzare anche nei momenti più acuti della parte, ha recitato in modo credibile evitando  gli atteggiamenti bamboleggianti che a volte travisano il personaggio della figlia di Rigoletto, ed ha ottenuto un grande successo personale." (Patrizia Monteverdi  - Parma Lirica Dicembre 2009) 



giovedì 20 febbraio 2014

"LA SIOLA D'ORO" 2007

- La Siola D’Oro -


Maggio 2007 Teatro Comunale di BOLOGNA


Interpreti:
Soprano: SCILLA CRISTIANO
Pianoforte: M° Dragan Babic.

E’ curioso venire a sapere che Siola, nomignolo di sapore dialettale, indica una rondinella di mare nota sulle spiagge della riviera romagnola. Ecco spiegate le origini dell’Associazione ‘La Siola D’Oro’, voluta e costituita a Gatteo nel 1983 per opera di un gruppetto di appassionati intenditori d’opera lirica. L’intenso lavoro a cui tutt’oggi si dedicano ci lascia ben intendere che oltre a preservare il ricordo del soprano Lina Pagliughi, finalità principale è stimolare l’entusiasmo per questo genere musicale, diffondendo in tal modo l’arte del belcanto. Infatti, a recital, concerti per solisti ed orchestre, si aggiungono quelli di musica lirica, jazz e corali; ed è davvero piacevole ascoltare l’interpretazione di significativi repertori classici sempre in auge.
Il 22 maggio 2007(anno del Centenario della nascita del soprano Lina Pagliughi), al Teatro Comunale di Bologna, è stata premiata alla carriera il soprano Joan Sutherland. Ad esibirsi in suo onore viene chiamata il soprano lirico di coloratura SCILLA CRISTIANO, che ha interpretato brani tratti dal repertorio belcantistico che ha caratterizzato il grande soprano australiano, accompagnata al pianoforte dal M° Dragan Babic.
La Sutherland si commuove quando proiettano un video di saluto registrato appositamente da Pavarotti per l'occasione e si dice impaziente di ascoltare la voce di chi dovrà cantare per lei a conclusione della serata.
Il giovane Soprano Scilla Cristiano ha avuto il coraggio di cantare in presenza della Sutherland nientemeno che:
- Je veux vivre
- Care compagne...Come per me sereno... più cabaletta relativa
- O luce di quest'anima
- l'aria di Pamina
- il valzer di Musetta
Riscuotendo applausi calorosi dal pubblico presente al Teatro Comunale di Bologna.
 


 

"28° EDIZIONE PREMIO MATASSA D'ORO 2009"

- 28° Edizione Premio Matassa D'Oro -

Premio Matassa D'Oro al baritono Roberto Servile

Ottobre 2009 Teatro Comunale di Carpi (MO)

 

Interpreti:

Baritono: ROBERTO SERVILE Premio Matassa d'Oro
Soprano: SCILLA CRISTIANO
Tenore: ANDREA GIOVANNINI
Mezzosoprano: ANNA MALVISI
Arpa: M° ANDREA BURANI

Pianoforte: M° PAOLO ANDREOLI



"OPERA FESTIVAL CARMINA BURANA" 2009/20010

- Opera Festival Carmina Burana -


Cantiones profanae per soli, coro e strumenti dai Codex Latinus Monacensis. Musica di Carl Orff (versione per 2 pianoforti e percussioni)


Luglio 2009 Giardini Di Boboli (FI) Abbazia di San Galgano (SI)

Agosto 2010 Abbazia di San Galgano (SI) Giardini Di Boboli (FI)


Interpreti:
Soprano SCILLA CRISTIANO
Controtenore NICOLA MARCHESINI
Baritono NICOLO’ AYROLDI
Coro di voci bianche e Coro dell’Opera Festival
direttore M° Maurizio Preziosi
Pianoforti: Claudia Gori e Viviana Apicella
Percussioni: Luca Marino, Federico Poli,
Giorgio Ribechini, Fabio Rogai.
Timpani: Vittorio Ferrari

I Carmina Burana sono uno dei più importanti documenti poetici e musicali del Medioevo, raccolti nel Codex Latinus Monacenis. Il termine Carmina Burana fu introdotto dallo studioso Johannes Andreas Schmeller nel 1847 in occasione della prima pubblicazione del manoscritto. I testi originali sono inframmezzati da notazioni morali e didattiche, come si usava nel primo Medioevo, e la varietà degli argomenti (specialmente religioso e amoroso ma anche profano e licenzioso) e delle lingue adottate, riassume le vicende degli autori, i clerici vagantes altrimenti detti goliardi che  usavano spostarsi tra le varie nascenti università europee assimilandone lo spirito più concreto e terreno. Tutte le liriche erano destinate al canto ma gli scrivani del tempo non riportarono sempre la notazione musicale anche se un gran numero furono ricavabili da altri manoscritti. Nulla però si sapeva sugli strumenti da impiegare, il che lasciò spazio ad una notevole libertà interpretativa.
 Quest’opera quindi è diventata quello che tutti sappiamo grazie al lavoro  minuzioso  realizzato da Carl Orff nel 1937 che non si attenne alle indicazioni contenute nel codice e reinterpretò la musica di allora, appoggiandosi su questi testi medievali in parte modificati, alla ricerca di una sonorità che “sembrasse” il più medievale possibile. Un’opera prettamente “di finzione” dunque ma che non toglie nulla al valore artistico di un capolavoro senza tempo, che ha riscosso e continua a riscuotere ancora oggi un successo travolgente.
“Nella suggestiva cornice dell’Abbazia di San Galgano l’esecuzione en plein air dei notissimi Carmina Burana di C. Orff. Il soprano Scilla Cristiano, oltre a sfoggiare un timbro luminoso e molto espressivo, è stata un’interprete languida e voluttuosa.”(Davide Oliviero – GBopera.it, Agosto 2010)





Ascolta L'audio

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"CONCERTO OMAGGIO A MARIA CALLAS" 2011

- Concerto "Omaggio" A Maria Callas -

Dicembre 2011 LAVAL Mayenne Francia


Interpreti:
SCILLA CRISTIANO
Anna Pirozzi
Nadia Vezzù
M° Gioele Muglialdo

Presidente dell'Accademia Lirica "de Pays-de-la-Loire" Michele Nigro


Hommage à Maria Callas par l'Academie Lyrique des Pays-de-la-Loire au Théâtre de Laval

“...400 mèlomanes ont apprécié le talent de Scilla Cristiano soprano lyrique de colorature. Elle s’est approchée tout d’abord à Bellini et La Sonnambula, Donizetti et Lucia di Lammermoor, Gounod et Roméo et Juliette, Le Rigoletto pour terminer sur Louise de Charpentier. Le soprano fait preuve d’une grande facilité à monter dans les aigus ainsi que d’une valide capacité d’interprétation...” (Le Courrier de la Mayenne, Décembre 2011)







martedì 18 febbraio 2014

"LE DONNE DI MOZART" 2010/11/12

- Le Donne di Mozart -

 di Alessandro Tampieri

 Interpreti:
SCILLA CRISTIANO
M° Claudio Javier Pollacchini
Alessandro Tampieri
 

Regia: A. Tampieri

Bologna, Parma, Modena, Cento (FE), Tezze sul Brenta (VI) 2010-2011-2012



Le Donne di Mozart nasce come omaggio alla vita e alle opere del celebre musicista nel 250° anniversario della sua nascita. Non un concerto antologico di brani più o meno noti intervallati da dati storici, ma un vero e proprio spettacolo, che unisce l’agilità d’allestimento propria di un recital a una drammaturgia e regia più articolate. Sul palco una cantante, un musicista e un attore che superando la specificità del loro ruolo, si prestano ad un gioco delle parti in un susseguirsi di scene e controscene. Dunque non un semplice pianista accompagnatore, ma anche un giovane Mozart alle corti d’Europa piuttosto che un vecchio servo di famiglia; non un presentatore a introdurre i brani, ma un narratore che dialoga con il pubblico per poi rompere la staticità del leggio e trasformarsi in personaggio teatrale; e ancora un soprano che non solo dà voce alle eroine mozartiane, ma che veste di volta in volta i panni delle donne più importanti nella vita del compositore. Lo spettacolo suddiviso in sei quadri ripercorre la biografia dell’artista dai primi ricordi di un’infanzia gloriosa fino al tragico e prematuro declino, alternando momenti comici a momenti più intimi, riportati spesso in prima persona dalle parole dello stesso Mozart.  

Ritratti graffianti del mondo circostante, aneddoti del bambino prodigio, divertenti giochi di parole, e ancora lettere erotiche decisamente esplicite unite alle riflessioni di un animo sensibile e spirituale. Testimonianze tutte di una personalità geniale non solo nella musica ma anche nella scrittura. Ognuno dei celeberrimi personaggi delle opere liriche trova così corrispondenza negli affetti privati del musicista, forse meno noti, ma ugualmente significativi: la complicità scherzosa con la sorella Nännerl e il gioco malizioso di Despina; la preghiera di Pamina e il ricordo della madre scomparsa; la passione giovanile per la cugina Bäsle e le lusinghe amorose di Susanna; la delusione sentimentale verso il soprano Aloysia e le pene d’amore di Donna Anna; le ingerenze della suocera Madame Weber e la dispotica Regina della Notte. La trama si costruisce via via così tra pagine musicali e pagine di vita.



Brochure on line: "LE DONNE DI MOZART"


mercoledì 12 febbraio 2014

"LA MALEDIZIONE il racconto del buffone e di sua figlia" 2013

- LA MALEDIZIONE
Il racconto del buffone e di sua figlia Gilda -


Un "racconto" d'opera tratto dal "Rigoletto" di Giuseppe Verdi .

 - Bologna Oratorio San Filippo Neri

- Casalecchio di Reno Teatro Pubblico

- Budrio

- Pieve di Cento

- Cento

- Bondeno


Marzo, Aprile, Giugno, Luglio  2013


Gilda: SCILLA CRISTIANO
Gabriele Duma e Antonella Franceschini
Rigoletto: Stefano Fagioli
Duca di Mantova Domenico Peronace
Maddalena Beibei Li

Direzione musicale e pianoforte Aurelio Scotto
Musica di Giuseppe Verdi e Aurelio Scotto
Composizione elettronica Stefano Diso
Percussioni Federico Lolli
Fonica e luci Roberto Passuti

Testo e regia Gabriele Duma
Testo, scene e costumi Andrea Stanisci

Regia: Gabriele Duma

Attraverso una rappresentazione che alterna il canto a parti recitate, con la presenza di brani tratti dal dramma di Victor Hugo che ispirò Verdi (Le roy s'amuse), Rigoletto e Gilda (SCILLA CRISTIANO) danno vita ad una narrazione che possiede i tratti di una passione profana, scandita da stazioni, percorsa da simboli e misteri.
Le preziose pagine dell'opera (arie, duetti, quartetto), riproposte integralmente, sono incastonate in un racconto musicale contemporaneo, affidato a pianoforte, percussioni e musica elettronica.
Un'occasione di riflessione, oltre che sul melodramma e sulla drammaturgia musicale verdiana, sui tanti temi che il Rigoletto propone: bellezza, giustizia, potere, libertà, amore filiale, narrati per contrasto attraverso la deformità, l’ingiustizia, la sottomissione, l’oppressione, l’educazione cattiva, in uno spettacolo teso a rendere contemporanea l’esperienza dell’opera, senza snaturare i linguaggi tradizionali.

CONCERTO DI CAPODANNO 2013

- Concerto di Capodanno - 


Gennaio 2013  PalaBorgatti di Cento (FE)


Inerpreti:

SCILLA CRISTIANO
S. Maiardi
G. Pasolini
A. Ramin

Orchestra Città di Ferrara
Direzione M° A. Salvagno 





"L'ELISIR D'AMORE" 2007

- L'Elisir d'Amore -

L'elisir d'amore è un'opera in due atti di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani.

Vincitrice Ruolo ADINA per As.Li.Co

- Montichiari teatro sociale Bonoris
- Casalpusterlengo teatro Comunale
- Crema teatro San Domenico
- Lecco teatro Sociale
- Gallarate teatro Condominio Vittorio Gassman
- Stradella teatro Sociale
- Como teatro Comunale


marzo aprile maggio 2007


Adina: Scilla Cristiano
Nemorino: Fabrizio Mercurio
Belcore: Gezim Myshketa
Dulcamara: Omar Montanari
Giannetta: Marta Calcaterra

amiche di Giannetta: Roberta Baiguera,
Ilaria Zanetti,
Arianna Pollini,

Ivana Franceschini
Orchestra 1813


Direttore: Matteo Beltrami
Regia: Stefano Monti

12 febbraio 2007
Un vero “Elisir d’amore”: Casale stregata dall’Opera
A sottolineare, appuntare, commentare l’intero snodarsi degli episodi, è qui l’orchestra, strabiliante esempio di sapienza compositiva dalla cui modernità e capacità di sintesi il giovane Verdi trarrà preziosi insegnamenti. Una compagine strumentale qui ridotta al minimo, una ventina di elementi in tutto condotti con spericolata vitalità da un bravissimo Giulio Prandi: sotto il suo gesto colto e sempre plastico, questa compagine di valorosi ragazzi ha respirato e fraseggiato con gusto sopraffino, sfumato i colori fino a farsi puro fondale sonoro, riemergendo imperiosa ad ogni cambio di situazione, suonando senza risparmio















































“... spigliata e matura Adina dal timbro gradevole, facile e sicura nell’acuto pepata e civetta quanto basta per far perdere la testa ai sempliciotti e non solo...” (Claudia Mambelli - L’Opera, Giugno 2007)